In territori gelati, in bilico tra un mondo fantasy e luoghi del Nord Europa del passato, sono ambientate le avventure del giovane Hols. Figlio di un pescatore e rimasto orfano nei primi minuti di pellicola, Hols si imbatte casualmente nella Spada del Sole, di cui inizialmente non comprende l'importanza. Il suo girovagare lo porta a scontrarsi contro branchi di lupi che sembrano rispondere a volontà altrui, spingendosi fino a un piccolo villaggio minacciato dal terribile Grunwald, Signore dei ghiacci e assetato di potere, pronto a schiacciare ogni resistenza umana anche grazie all'ausilio di particolari poteri. Sin dal principio la trama attinge a piene a mani alla tradizione favolistica occidentale, con la Spada del Sole che viene estratta dalla roccia come la mitica Excalibur, e Grunwald che col suo elmo cornuto e i suoi atteggiamenti spietati ricorda il diavolo, anche se regna su lande di ghiacciate piuttosto che su antri infuocati. E forse il più giapponese degli spunti sta proprio nel gelo, dato che le leggende nipponiche sono ricche di storie su magiche e pericolose creature delle nevi (presenti per esempio anche in Sogni di Akira Kurosawa). Film tutto sommato per bambini, che non sfugge neanche ai divertenti stereotipi degli animaletti parlanti che fanno da mascotte ai personaggi umani, tuttavia La grande avventura del principe Valiant non rinuncia a citazioni e tematiche adulte, puntando spesso su scene altamente drammatiche, evidenziate da appropriati fermi immagine. E se Hols, granitico nel suo buonismo e nella sua testardaggine, risulta tutto sommato noioso, ben più intrigante è la figura della coetanea Hilde, bellezza fulgida e dal soave canto, il cui aspetto nasconde però intenti malvagi, dato che è sorella di Grunwald e agisce segretamente per suo conto. Così la vera lotta non è quella fisica condotta da Hols, ma quella interiore in cui si dibatterà Hilda, costretta a scegliere tra il fratello e l'amico (inaccettabile l'idea dell'amante in un film per piccini), divenendo la chiave di volta della storia. Lungometraggio molto datato, ma dalla buona animazione, è stato recentemente rispolverato in edizione italiana grazie alla popolarità di uno dei suoi artefici, Hayao Miyazaki. Ma di Valiant Miyazaki non è il regista, bensì solo il character designer, lasciando il compito principale all'amico e maestro Isao Takahata, purtroppo spesso ignorato dai non addetti ai lavori.
da segnalare, anche, che secondo una consuetudine purtroppo abbastanza diffusa in Italia, come molti altri anime (i cartoni animati giapponesi) anche La grande avventura del Principe Valiant ha subito diversi arbitrari cambi di titolo. Quello originale, traducibile come “La grande avventura di Hols, il principe del sole”, nel corso degli anni è stato infatti mutato talvolta in Il segreto della spada del sole, altre volte in La grande avventure del piccolo Principe Valiant, altre ancora nella più breve versione che dà anche il titolo al DVD. Sono in particolare i due titoli che chiamano in causa Valiant a essere totalmente fuorvianti, dato che nessun personaggio con tale nome è presente nella pellicola. Al contrario, Valiant è protagonista di un fumetto americano (che ha dato vita anche a due film col medesimo titolo, Prince Valiant), evidentemente ritenuto più popolare presso il grande pubblico dagli adattatori italiani e occidentali in genere, visto che anche negli Usa il film è circolato coi seguenti titoli: The Great Adventure of Little Prince Valiant e Little Norse Prince Valiant.
Le immagini di questo post sono quelle del doppio 33 giri, venduto in un cofanetto assieme al libretto della sceneggiatura.