Nausicaä, figlia del sovrano morente Jhil, è la principessa della Valle del Vento, piccolo regno vagamente bucolico in un mondo feudale postolocausto. La Valle del Vento è uno dei tanti domini in cui l'antica tecnologia è stata dimenticata e ne sopravvivono solo alcuni manufatti, in particolare pittoreschi mezzi volanti che vengono spesso usati nelle guerre. È proprio un conflitto armato a sconvolgere la vita della giovane protagonista. L'impero Tolmekiano è sceso in campo contro il Principato di Dorok e, in base a un antico patto di alleanza, la Valle del Vento deve contribuire nel fornire uomi e mezzi alle armate del più potente alleato. Col padre in fin di vita tocca a Nausicaä partire per il fronte, abbandonando la fanciullezza per le responsabilità del comando. Nausicä ben presto si rende conto del fatto che buoni e cattivi non sono affatto ben distinti e che il conflitto potrebbe arrivare a un'escalation senza ritorno se una delle parti riuscisse a metter le mani su un'arma dell'antico passato, il cosiddetto “dio della guerra”. E non è solo lo scontro tra esseri umani a trovarsi al centro dell'attenzione, ma anche quello tra uomini ed ecosistema. La Valle del Vento è infatti situata nei pressi del Mare della Putrefazione, un'incredibile foresta, risultato della distruttiva guerra di secoli prima. Da quella incolta fauna si liberano spore velenose in grado di uccidere, mentre la abitano giganteschi insetti – in particolare le larve dai molti occhi chiamate ohmu – con cui gli umani non sembrano riuscire a convivere. Come al solito controcorrente, Nausicaä comprende che non è sterminando gli animali e distruggendo la vegetazione che si potrà arrivare una soluzione, ma anche in questa scelta si troverà spesso sola contro il mondo, scomodo messia per degli uomini che preferiscono uccidere le proprie paure piuttosto che affrontarle.
Fortemente avventuroso, a tratti poetico, incredibilmente dinamico nelle scene di volo, il manga Nausicaä è infarcito di citazioni della mitologia occidentale e di quella giapponese. L'autore Hayao Miyazaki rifugge infatti dal classico fantasy per creare un dramma più equilibrato, dove bene e male sono strettamente legati in un'ottica tutta asiatica di yin e yang. Sotto questa luce può anche essere visto il rapporto uomo/ambiente, un legame inscindibile che solo dei folli penserebbero di disgiungere credendo che con la sopraffazione di una delle due parti si crei la sopravvivenza dell'altra.
Dal manga è stato tratto un lungometraggio in animazione, che ha dato vita anche al disco di cui vedete le immagini. Per richiesta: fioridiciliegioadriana@gmail.com.
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